10 FRASI CHE CHI EMIGRA SI SENTE RIPETERE

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Laboratorio

Ormai sono anni che sono via dall´Italia, ma ogni volta mi sento rivolgere le stesse domande o le stesse affermazioni, ora, due son le cose: o sono io che ho cambiato le mie priorità e allora non capisco il fervore nel chiedere ripetutamente certe cose, o c`è un` epidemia di alzheimer che galoppa tra le persone che conosco.

Esausta e sfiancata ho stilato la mia top ten…  e vi prego, ditemi che capita anche a voi!

10 frasi che mi sento ripetere!

1) ” Allora come si sta in mezzo ai crucchi?”

Ogni volta che mi sento rivolgere questa domanda mi si gela il sangue nelle vene, mi viene un brivido dietro alla schiena, le vertigini, il fiatone, mi si gonfiano le vene sul collo, e sento delle voci nella testa che mi dicono “È lui il detentore del male, uccidilo!!!”.

Ecco, passati questi primi minuti, se riesco a non menar le mani, la prima risposta che mi viene in mente è sempre la solita: ma guarda, non saprei… le gang bang non le pratico, se vuoi però m´informo e ti faccio sapere quando ne organizzano una, così provi e mi fai sapere! 

La seconda risposta potrebbe essere “Allora, come si sta in mezzo agli italiani?”, ma la trovo talmente stupida che mi sentirei meno in imbarazzo se presenziassi ad un comizio politico di Flavia Vento.

Per finire… mi immagino la testa del mio interlocutore esplosa su una parete, tiro un bel sospiro e rispondo “bene, in mezzo ai crucchi, sto bene”.

Peccato non essere uomo, almeno potrei giocarmi la carta dell´Oktoberfest e dire che in mezzo ai crucchi si sta così:

Immagine presa da Internet

Immagine presa da Internet

 

2) “Ma come fai senza Bidè?”

Non mi lavo, eh già ho deciso che non mi lavo… il dolore per la perdita del bidè è così forte che ogni volta che devo lavarmi mi viene il magone e l´angoscia, quindi evito… mi sono anche iscritta al gruppo ” Bideisti anonimi” sai? Ci incontriamo una volta a settimana e ricordiamo tutti insieme quanto era bella la vita col bidè, parliamo di quando ce la sguazzavamo felici, e di quanto soffriamo ora… ogni tanto poi, andiamo tutti insieme in un negozio di sanitari e accendiamo le candeline vicino ai bidè… vuoi venire anche tu ad accendere il cero al bidè?

Immagine tratta da Internet

Immagine tratta da Internet

3) “Io non potrei mai andarmene”

Fammi capire, quando esattamente io ti avrei fatto la domanda che presume tale risposta?

No, perché si stava parlando della mia vita se non erro… e non mi pare di averti chiesto “cara, caro… tu te ne andresti?”

ahhh… fa parte della serie “Affermazioni a cazzo, tanto per dire”… e dillo prima no? Così mi adeguo anch´io! E inizio a dirti cose che  io non potrei MAI fare e che tu fai… tipo non ascoltare e aspettare solo il mio turno per parlare, ecco io non potrei mai farlo -_-

4) “Ti sei fatta degli amici? Non ti senti sola e emarginata? Dicono che i tedeschi siano tutti freddi”

Questa è un must che non può assolutamente mancare… se manca, mi sento offesa. Giuro, se non me lo chiedono pianto il muso. Mi cambia l`umore della giornata.

La raffica di risposte che si susseguono nella mia testa è imbarazzante, potrei smitragliare di tutto… a partire da ” ma sei ancora vivo? Dicono che gli italiani siano tutti mafiosi?” e finire con “No figurati, vivo in una zona solo per italiani, mi passano le sottilette da sotto le porte e sul bus posso sedermi solo dietro”.

Dicono, dicono, dicono… dicono anche che i pregiudizi facciano male alla salute, ma sarebbe troppo difficile scardinare questo sistema… come farebbero poi dall´alto a scatenare una guerra tra poveri?

5) “Adesso sei diversa”

… e meno male direi io! Hai presente l`evoluzione? La crescita? Il cambiamento? Quelle cose che si presume facciano parte della vita di una persona?

Sì sono diversa, ma lo sono sempre stata, è per questo che tu cammini … e io corro!

E se proprio vogliamo parlare di evoluzione sappi che il mio concetto di racchiude in questa foto:

Liberté, Egalité, Beyoncé!!!!

6) “Non puoi capire: non vivi più qui”

Eya! Come direbbe un´amica sarda… che scherzi? Mica c`ho buttato sangue e tasse io qui per anni… no, che non posso capire, in fondo di che parliamo?  Tu che cammini… io che corro, vero non posso capire!

7) “Mi raccomando parla italiano con tuo figlio”

Sì, guarda, nella scala delle mie priorità da futuro genitore emigrato c`è questo! Meno male che me lo hai ricordato tu… in fondo, lui nascerà e crescerà in un posto dove tutti parlano tedesco… e il mio primo pensiero sarà sicuramente l`italiano! 

Il primo eh, il primissimo pensiero! Anzi no, sai qual è il mio primo pensiero?

Il mistero dei calzini spaiati! Possibile che entrino in lavatrice a coppia ed escano singoli? Cioè… quando avrò un bambino, dovrò insegnargli in primis l`italiano e in contemporanea assicurarmi che i suoi calzini siano sempre uguali! 

Oh… non so se ce la posso fare!

Immagine tratta da Internet

Immagine tratta da Internet

Ora no, è normale che uno gli parli in italiano, anche il pediatra più scalercio della terra ti dice che devi parlargli nella tua lingua madre per evitargli accenti strani… ma farlo diventare questione di onore mi sembra un pelino esagerato.

E quante volte mi verrebbe da rispondere “mi raccomando eh, pure tu parla italiano con tuo figlio e ricorda che il congiuntivo non è una malattia agli occhi”!

8) “Ma ai mondiali tifi Italia vero?”

Altro problema esistenziale che potrebbe incidere sulla mia vita.

Non tifo. Non tifavo. Non tiferò. 

Non m`interessa. Non m`interessava. Non m`interesserà.

Aspetta però, fammi vedere il portiere della Germania:

… un attimo, fermi tutti… cosa avevo detto? Solo gli idioti non cambiano idea: forza Germaniaaaaaaaa!!!! (chi mi segue su Fb, sa che c`è già stato un ampio dibattito su Neur :D)

 10) “Ma come fai a mangiare tutte quelle schifezze!”

Ahhhh, questa è la mia preferita… a parte che, “schifo” per il cibo non si dice, si dice “non mi piace”… ma poi, io di gente che ti punta la pistola in testa e ti costringe a mangiare cose che non vuoi non ne ho ancora incontrata! Ogni tanto, forse, quando mi fanno sedere in fondo al bus… 😡

 E comunque questa frase arriva sempre da gente che mangia su Google. Google immagini per l´esattezza.

Spero veramente di non essere la sola a godere di queste perle di saggezza. Vi prego battete un colpo e ditemi che sono in compagnia!

… e se volete, nel gruppo “bideisti anomini” c`è sempre posto!

Simona

 

ps:  il post è ironico… se leggete supponenza, arroganza, saccenza, superiorità o rancore passate oltre, si vede che non sono riuscita a trasmettervi la voglia che ho di ridere e scherzare su di me e sulla mia vita!!!

ironia-300x135

Tags: , ,

Trackback dal tuo sito.

Commenti (99)

  • mirò

    |

    Ciaoooooooooooo mi hai fatto ricordare che anche a me dall’Italia fanno le stesse domande. Per me che da quasi un anno vivo tra Panama e Colombia…e anche qua non c’è il bidet……. ahahhahahah!!
    Si sopravvive pero’e anche molto bene.
    E ci laviamo pure… docce, piscina, ecc….
    Saluti
    P.s. mai seduta in fondo sul bus…. qua si va in taxi.

    Rispondi

  • Simona Luddeni

    |

    Ciao Miró… non mi dire! Ti lavi anche tuuuuu! uahahahahaahhaha
    Salutissimi da Freising 😀

    Rispondi

  • Daniela

    |

    Geniale! 😀
    Pensa che ancora non mi trasferisco e già mi sento dire: “Ma chi te lo fa fare!” ” Vedrai che te ne pentirai!” e, la mia preferita, ” Guarda che lassù sono tutti freddi e sgarbati!”.
    Dopo aver contato fino ad un miliardo chiedo loro se sono mai stati in Germania (o anche solo fuori dalla casetta delle fiabe); alla loro risposta negativa…mi parte l’embolo.
    Ma come si fa a sparare giudizi su persone che non conosciamo e situazioni che non abbiamo sperimentato in prima persona!
    E poi: ma chi t’ha mai chiesto di trasferirti con me!?!?!?!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      uhhhh non mi racconti nulla di nuovo Daniela!
      Non ti curar di loro…e passa oltre 😀
      Vieni anche tu nel club dei bideisti anonimi! 😀

      Rispondi

      • Maria

        |

        Ciao! Ti seguo da poco ma sono già innamorata della tua ironia!

        Io e il mio compagno ci trasferiremo in Australia e l’ultima perla che mi hanno regalata è stata: “Cosa ci vai a fare? In Australia oltre ai canguri non c’è NIENTE!”

        Certo, come no?!

        Rispondi

  • Patagone

    |

    Fantastico, Simona, semplicemente FAN TA STI CO!!! Le prime 6 sono delle perle, una meglio dell´altra, e pure in sequenza giusta… Potrei aggiungere un mio commento personale per ogni punto, ma tu hai descritto il tutto in modo tanto efficace, quanto divertente, che mi limito a una cosa: quando sento espressioni come “crucchi”; “mangiapatate” o “kartoffeln” non sono arrabbiato perché offendono I tedeschi, bensí sono offeso come italiano perché mi rendo conto quanto tutto ció dimostri l´arrettratezza, l´arroganza e l´ignoranza di questi personaggi, di qualunque estrazione sociale siano (e tu sai che ce ne sono anche ai “cosidetti” piani alri della scala sociale). Tutto cio rovina l´immagine degli italiani e a rafforzare gli stereotipi che colpiscono noi a livello internazionale, cioé mafiosi, inaffidabili, truffatori etc. etc. etc. E per fortuna che questi personaggi di solito escono poco dall´Italia e spesso in ambiente protetto, come un villaggio-vacanze o simile, altrimenti sai quante figure meschine faremmo come italiani!
    PS Mi permetto solo una variazione sul tuo tema numero 6: “Ma tu ormai sei diventato un crucco…”. Occorrebbe rispondere: “E tu sei rimasto uguale, invece, lo stesso individuo stupido e ottuso: rimani dove sei, cosí non inquini il mondo oltre il tuo orizzonte…”

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Concordo caro Patagone! Purtroppo il livello di ignoranza è imbarazzante!

      Rispondi

  • Marylin Julia

    |

    Ti seguo da un po’ e sei simpaticissima, condivido subito l’articolo, è fantastico! 🙂 baci da Herne!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Grazie cara! Sono andata a googlarmi Herne perché non sapevo esattamente dove si trovasse…. deve essere carina!!!

      Rispondi

  • Ester

    |

    Tu sei una Grande expat‼️

    Rispondi

  • SMerlinC

    |

    Hahahaha oddio, me lo sono letto tutto di un fiato! La frase bideisti anonimi la…. Posso riciclare vero? Non per niente ho vinto un premio al concorso bidet XD
    Io chiaramente non ho la parte crucca, quindi le mie ‘perle’ sarebbero diverse in alcuni punti ma sommariamente direi che ci siamo eh….
    Aggiungo, mi lavo anch’io…..

    Rispondi

  • Bideista Anonima

    |

    Evviva la bacinella!!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      uahahah con “Bideista anonima” mi hai conquistata!
      Fondiamo il partito della bacinellaaaa! 😀

      Rispondi

  • valeria

    |

    bellissimo…. mi hai fatto fare un sacco di risate! neppure io sono tra i “crucchi” ma anche a me vengono chieste tutte queste cose. pensa che quando ho proposto di non mettere il bidet a casa dei miei per guadagnare spazio mi sono trovata davanti al plotone di esecuzione….. maisiiiiiiiiiiiaaaaaa!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      … e sono riusciti a farti cambiare idea??? Ti prego dimmi che hai lottato!!
      Anche se a immaginarlo…la vedo dura, mooolto dura!

      Rispondi

      • valeria

        |

        ho cercato ma è stato inutile 🙁
        alla fine io non ci vivo e sono abituata alle alternative, loro no, quindi….

        Rispondi

        • Simona Luddeni

          |

          guarda…mi sono immaginata la scena, gli sguardi con gli occhi a fessura…avrei ceduto anch`io!!!!!

          Rispondi

  • silva

    |

    Io vivo in Inghilterra ma le domande sono le stesse con particolare accento sul tempo ( come fai che piove sempre) e sul cibo ( trovi roba italiana?) . Dall’ altra parte devo dire c’è la classica domanda inglese : che ci fai qui che fa sempre freddo? Eh! La mamma degli stereotipi è sempre incinta. 😀

    Rispondi

  • Giovanni

    |

    A me lo dicono sempre “Sei cambiato….!” E ti credo, ho lasciato l’Italia a poco più di 30 anni ora ne ho 46 lo credo che sono cambiato, sono anche invecchiato fisicamente, perché mentalmente, mi devo scervellare ogni giorno per capire come questo complicatissimo paese (il Belgio) funziona.

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Ti capisco… alla fine è una sfida continua…ogni giorno c´è da imparare qualcosa di nuovo… ci tiene il cervello in allenamento!

      Rispondi

  • Paola Fanti

    |

    Non sei sola! E le mie reazioni sono pressoché le stesse 😉

    Rispondi

  • Sara

    |

    Geniale 🙂
    “Insegnare italiano ai propri figli”: per carità, chi l’ha detto deve essersi bevuto il cervello. Tanto in Italia bastano i gesti per comunicare. Sarà ben più importante l’inglese come seconda lingua.. 🙂

    Rispondi

  • Mib

    |

    Lol!! Ma che è un’epidemia che hanno tutti (o molti) lo stesso atteggiamento? Io ne potrei aggiungere un altro paio, ma evito che di solito ste cose mi fanno più innervosire che altro. Invece come fai tu dovrei riderci su :). Conta che io stavo prima a malta e poi in svizzera (tedesca) mica su marte ;)! Bah… Quelli che pontificano senza mai aver messo il naso fuori dal cortile non li capirô, probabilmente , mai…saluti dall’egitto (qui si che effettivamente il cilture clash di sente) . 🙂

    Rispondi

  • Mib

    |

    Culture! Con la u. Dannato melafonino al sole che non ci si vede un accidenti 🙂

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      sappi che ti sto odiando perché te ne stai al caldo 😀 Caspita peró deve essere molto interessante il confronto tra le culture…

      Rispondi

      • Mib

        |

        In effetti lo è. A volte rimango basita davanti a cose pazzesche, tipo che un atteggiamento che per noi europei è cortesia, per un arabo è quasi un affronto e sicuramente un offesa. A volte Si trovano radici in comportamenti comuni, o interessanti punti di contatto tra lingue e religioni… Ma questo in piccolo succede anche in europa (pensa agli affettatissimi modi inglesi “scusami se non è troppo disturbo mi passeresti la penna?” e al nostro modo italiano di usare l’imperativo “passami la penna”… E via ;)!) Per un assaggio “importante” ti consiglio di visitare malta, l’unico paese al mondo di lingua “araba” (o meglio, di derivazione tale) ma che si scrive con caratteri occidentali, e uno stato cattolico che vive la religione come i musulmani, dando alle festività a volte lo stesso nome islamico… E ce l’abbiamo sotto casa ;)!

        Rispondi

        • Simona Luddeni

          |

          Il tuo commento cade a “fagiulo”! L`altro giorno leggevo la storia di una signora che è emigrata in Qatar e che spiegava sommariamente le differenze… e mi auto dicevo quanto sono ignorante in materia!
          Questa cosa di Malta non la sapevo… confermo la mia ignoranza!
          Mi si è scatenata la curiositá! Devo cercarmi qualche buona lettura per approfondire!

          Rispondi

  • Marcof

    |

    Beh.. stando in Germania non puoi poi lamentarti tanto delle domande… pensa a me che vivo in Slovacchia e mi chiedono:
    1) ma ci sono anche le strade asfaltate?
    2) ma come si vive dopo la guerra?
    3) ma è vero che puoi comprare una casa con mille euro (la maggior parte comunque ignora che ci sia l’euro)
    4) ma è vero che le donne te la danno subito quando sentono che sei italiano?
    5) a in slovacchia? io una volta sono stato in montenegro per lavoro (???!!!!)

    insomma… altro che bidet 🙂
    bellissimo pezzo comunque, compliementi, inzio a seguirti

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Grazie Marcof! Allora mi ritengo fortunata dai… mi tengo stretta le mie domande sul bidè!!! 😀

      Rispondi

  • valeria

    |

    hahaha…. verissimo…. mio marito è slovacco e ogni anno andiamo li, ricevo esattamente le stesse domande… e altro: “ahhh si, la Slovenia, quella che confina con l’italia. una volta guardavo un documentario sul mar adriatico e dissero che tra i paesi che vi si affacciano c’è la Slovacchia 😀

    Rispondi

  • okidoki

    |

    ma la numero 9?

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Mi è saltata nel copia e incolla da Word! Vabbè …facciamo 9 frasi che ci si sente ripetere 😀

      Rispondi

  • jolanda

    |

    ancora devo partire per la Romania e già mi fanno domande o peggio, affermazioni allucinanti tipo:
    – non andare che quelli non hanno nemmeno i tetti
    – chissà che roba mangiano
    – ma chi te lo fa fare
    – zingari, ladri
    – non ti portare il cane perchè te lo uccidono, loro non sopportato nemmeno un abbaio di sicuro
    – ma la raccolta differenziata la fanno?
    – ma perchè non ti stai a casa tua e la smetti con queste utopistiche idee che a casa tua sei più sicura
    – Certo tu vai a studiare lì perchè è più facile, non è come quì che è veramente difficile…..
    E poi quando tornerò, sono sicura che i pregiudizi sulla mia preparazione saranno talmente alti che gli stessi miei colleghi non mi faranno mettere le mani su nulla additandomi come una che si è presa la laurea facile e non è capace… Mha!
    Guarda Simona, mi viene un’ansia che non ne posso più

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Se ascolti la gente non ti muovi più… lasciali parlare… l`importante è che hai ben chiaro il tuo obiettivo, tutto il resto è ciarlare…Forza che una nuova avventura ti aspetta! 😀

      Rispondi

  • Marisa

    |

    Tutte! Ci sono tutte! Vivo in Inghilterra e la situazione e’ identica! Bideisti anonimi mi unisco! Non potevi esprimere al meglio quello che cerco di dire da anni, grazie per avermi aiutato ad esprimermi e grazie per le risate, sto ancora ridendo!

    Rispondi

  • Jean

    |

    A me non hai fatto ridere per niente…scusa se qualche parente/amico poco istruito ti possa chiedere su dei luoghi comuni…rispondigli con un sorriso…dal tuo articolo sembra che te la tiri come chissa chi…cioè secondo me sei una frustrata che in Italia non è riuscita a combinare niente e all’estero fai la super figa!!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Grazie mille per la tua opinione Jean! Sicuramente mi conosci meglio di quello che mi conosco io…visto che hai un´idea chiara di cosa facevo in Italia e di come mi sento ora…ma ogni opinione è ben accetta!
      Saluti dalla frustrata! 😀

      Rispondi

  • Lorenza

    |

    Articolo azzeccatissima, letto d’un fiato. Mi sorge solo il dubbio di conoscere persone dal Q.I. più basso, perchè regolarmente mi viene detto (oltre alle perle di cui sopra):
    1) Ma in Germania comunque avranno anche gli stipendi più alti ma la roba costa di più
    2) Tanto anche se sei brava alla fine fanno passare poi solo i tedeschi.

    Vi prego fate il gruppo del bidé e trovatene uno, almeno alla prossima perla reinventiamo il bidé come posto per annegarsi e dar luogo a un suicidio creativo.

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      mmmm vero! Quello del costo della vita me lo sono dimenticato… anche a me lo dicono sempre!!!
      Solo che io arrivo dalla Valle d`Aosta… per me qui è tutto meno caro!!!

      Rispondi

  • Micaela

    |

    Perche’ vogliamo parlare di quando scoprono che sono meta’ italiana e meta’ svizzera?? Piovono perle….;-)

    Rispondi

  • Umberto

    |

    Ciao a tutti, vivo a Gröbenzell (20 min da München) da 9 mesi e ogni mattina quando mi accorgo che nel bagno manca lui scoppio a piangere.
    Pero poi, comincio a ricordarmi di tanti bei risvegli di quanto vivevo in Italia, il postino aveva sempre delle notizie fresche da consegnarti, Equitalia riusciva sempre a trovarti qualcosa fuori posto, il lavoro serviva per occupare la tua giornata e pagare più tasse, la gente poi sempre più sorridente, al punto che alcuni piuttosto che salire in ascensore e doverti salutare faceva anche 3 piani a piedi. Il cibo poi, che dire, ultimamente con la crisi se non stavi attento altro che mangiare made in Italy, era già tanto se mangiavi. E che dire poi del bel paese circondato dal mare? In verità con i prezzi che hanno raggiunto alcuni stabilimenti balneari e la quasi totale assenza di spiagge libere (che quando le trovi sono discariche) è diventato un lusso fare un bagno, quasi quasi costa meno fare un bagno nel Brunello. Sicuramente il nostro era un bel Paese e sarebbe potuto essere forse il posto migliore al mondo dove vivere, ma oggi non lo è e credo che almeno per ora non ci sono i presupposti perché questo avvenga in un breve periodo, per cui preferisco farmi una doccia ogni volta che necessito di lui, ma alla fine vivo meglio.

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      …ed è questo l`importante: vivere bene Umberto! Il dove è sempre soggettivo… c`è chi sta bene in Germania, chi in America, chi in Italia…ognuno ha il suo posto nel mondo! Buona permanenza 😀

      Rispondi

  • Liquirizia

    |

    Ogni volta che dico che vivevo in Germania una delle domande più frequenti (ovviamente dopo quelle sul bidet!) era: “Ma quindi hai imparato il tedesco? Non potrei mai farlo, troppo difficile! “. Perché invece si fa bella figura a vivere in un posto senza parlarne la lingua! Tschüss 🙂

    Rispondi

  • Daniele

    |

    ho trovato questo articolo molto bello e molto …importante per me che pianifico o almeno sogno la fuga, grazie.
    potrei scrivere anch’io una lista delle frasi che mi sento dire ogni volta che esprimo la mia voglia di scappare oltre il confine di questo nostro paese allo sbando …la prima e motivante : ma dove vai???

    Rispondi

    • Patagone

      |

      “Vado a farmi una vita” oppure “Vado a vedere se riesco a vivere in un paese normale” potrebbero andare bene come risposte? PS Sia chiaro, “… Paese normale…” non è inteso nell’accezione dalemiana del termine!

      Rispondi

  • Chiara

    |

    Ebbene si, lo confesso anche io mi sono sentita rivolgere spessissimo la domanda sul bidet! Ho fatto l’erasmus in germania per un anno (per tutto il periodo i miei parenti sono stati in grande apprensione per le mie parti intime), una volta finiti gli studi ho avuto la brillante idea di cercare lavoro in austria, altra nazione sprovvista del bidet, altra tragedia. sono tornata in italia da circa 4 anni e ad ottobre mi accingo a ricambiare nazione, sarà anche il bel paese, saremo anche la nazione con il cibo migliore e i più socievoli, ma senza soldi sono solo dolori, quindi rifaccio bagagli e rivado fuori…si, non ci sarà il bidet anche questa volta, ma sono quasi certa di poter soppravvivere. Comunque ho riso come una pazza e comunque i “crucchi” a me mancano tantissimo, ho lasciato il cuore in germania!
    Ps a me chiedono tutti se visto che sono stata in germania e in austria parlo il tedesco, e visto che ora andrò in America se parlo l’inglese. Ovviamente rispondo a tutti che all’estero sono abituati ai gesti, quidi mi faccio comprendere ovunque!

    Rispondi

  • Laura

    |

    Fanciulla, giá t amo!!! Ma piú delle domande idiot, c’é un’affefmazione dell’ Italianota medio che mi trasforma in una bestia assetata di sangue: EH, SEI STATA FURBA A “SCAPPARE”…MA IL VERO CORAGGIO É RIMANERE E COMBATTERE!! Eh beh certo..chiamiamo a raccolta i vessili di guerra e prepariamoci a maciare su Montecitorio (magari passando per Cinecittà per impalare un paio di tronisti e di Amici della De Filippi..)!
    Per cui..una abbraccio grande a tutte le “CODARDE” cm me ke hanno scelto di crearsi una vita DIGNITOSA in mezzo ai Crucchi!

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      😀 Noooooo i tronisti uahahahahauahahahah
      A me lo hanno detto prima di andare via, me lo ricordo ancora, una mia ex collega me lo avevo scritto su una mail… ai tempi ci rimasi male, ora la stessa frase mi farebbe solo sorridere… non mi riguarda, perché non mi riguarda l`opinione altrui sulla MIA vita… come si cambia!!!

      Rispondi

  • SwissPostcards

    |

    Per completezza aggiungerei: ma che lingua si parla lì? (Geografia non è in tutti i programmi scolastici) Non ti manca casa? (no perchè non sono umana e vivevo con i lupi) Ma un giorno tornerete in Italia? (chiedilo a Paolo Fox) Si trova la Barilla? (Io sono a dieta low carb)

    Bel post, un saluto dalla Svizzera!

    Rispondi

  • Claudita

    |

    Simona mi hai fatto sorridere!mi riconosco al 100% nel tuo articolo!la domanda che ha battuto le mille ricevute, è scattata durante una chiamata skype..stavo facendo colazione con mio marito, parlavamo con dei parenti in italia, ad un certo punto (dopo infinite domande etc) una di loro nota la bottiglia di latte ( normalissima bottiglia in plastica), e sbalordita fa:”no fammi vedere”, ed io:”cosa?”, lei:”il latte”, ed io:”non hai mai visto una bottiglia di latte??”, lei:”no è che pensavo lì fosse diverso”…(vivo in Spagna) 🙂

    Rispondi

  • CeciliaChristine

    |

    Penso sempre che con tutti ‘sti italiani all’estero in lutto x il mancato bidè, ma com’è che a nessuno è venuto in mente di aprire un’azienda di bidè portatili e farsi ricco … Certo, poi, a noi che viviamo all’estero ci pioverebbero bidè portatili come regalo di Natale da tutto il cucuzzaro …

    Rispondi

  • Linda

    |

    Ciao Simona, complimenti per il tuo blog, riesci sempre a farmi sorridere…
    Nessuno ti ha mai chiesto come fai a soppravvivere senza un vero Espresso?! 🙂
    Altra croce e delizia degli Italiani all’estero…

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      uhhhhhh avoja! Io poi c´ho dedicato anche il blog all´espresso 😀

      Rispondi

  • LaWoodstock

    |

    I gelidi crucchi…… Io vivo in Italia ma ho lo stesso problema con gli italiani: vivo in una piccola cittadina del nord Italia e ho trovato proprio qui la gente più fredda! so come si chiama il figlio dei vicini perché lo chiamano per rimproverarlo almeno mille volte al giorno ma l’ho visto in faccia solo un paio di volte in sei anni… A parte ciao non ho altri discorsi con le persone che mi vivono attorno e con quelle con cui ho un dialogo preferirei non averlo per il loro grado di ottusità. Al contrario, ho passato le vacanze estive e di Natale in Germania (mio fratello abitava a Freising, a Votting) e delle persone che ho conosciuto lì ho i ricordi più belli della mia vita… tipo gli anziani vicini di casa che mi “rapivano” per non lasciarmi sola e mi scarrozzavano per tutta la Baviera parlandomi in bavarese (e fu così che imparai il tedesco…) e facendomi mangiare le meglio cose. Ripenso a quegli anni con una tenerezza assurda che mi fa lacrimare gli occhi (sarà il congiuntivo?!)………… Evviva i crucchi!!!

    Rispondi

    • LaWoodstock

      |

      volevo scrivere: le vacanze per dieci anni di fila. Pardon, un pezzo di frase mi è rimasto fra le dita…

      Rispondi

      • Simona Luddeni

        |

        Come ti capisco… io qui a Freising ho trovato gente splendida 😀

        Rispondi

  • Mauri

    |

    Ebbene sì, mi sono sentito dire/chiedere almeno metà di queste frasi. La sempreverde è “Ma come sono i tedeschi?” .. la mia risposta “Ah non lo so, io vivo in Austria, sai.” “Sì vabbè, tedeschi, austriaci, è lo stesso” O_O

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      uahahhahaha… ma sì mica vogliamo fare i puntigliosi 😀 😀 😀

      Rispondi

  • nicola

    |

    Pensa un po’ te… io di una cricca mi ci sono addirittura innamorato!

    Rispondi

  • Maurizio

    |

    Tutto vero, tutto capitato

    Rispondi

  • Mary Ibridi

    |

    Ciao a tutti … Io a breve mi trasferirò definitivamente in Marocco , volete sentire quale è la prima cosa che dicono a me ???
    Vai a stare in Marocco ??? Ma in Marocco ci sono i marocchini …. Ma va’ ??? Ahahahahaha

    Rispondi

  • Marco

    |

    Chiamami alla prossima riunione dei BA (bideisti anonimi)
    “Ciao, mi chiamo Marco, e sono un bideasta. Manco dall’Italia da venti anni e non ho ancora finito la crisi di astinenza”
    Scherzi a parte, condivido le tue idee (basta sostituire “crucchi” con qualunque altra nazionalita’). Io aggiungerei la fatidica “Come si sta la'”. Ma cosa vuole dire mai??? Al che ho sempre sorriso dicendo in fondo la verita’: non si puo’ fare paragoni con l’Italia. Perche’ e’ proprio quello che vogliono sapere, un confronto con la “casina” (magari nello stesso palazzo dei genitori…)

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      😀 eh eh eh quella dello stesso palazzo dei genitori è pungente 😀
      Comunque concordo Marco! Anch´io tendo a non fare paragoni, ognuno ha il suo posto nel mondo!

      Rispondi

  • Lorena

    |

    Bellissima!!!!!!!!! Sentite tutte anche se negli USA davvero non so nemmeno che faccia abbiano i calciatori della nazionale (che, per altro, ha fatto una figura migliore della nostra 😉 ). Solo una domanda: il punto 9 e` saltato per sbaglio o volutamente?? 😉
    Un saluto da un’italiana a Reno, NV

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Cerrrrrrrrrrto che il punto 9 è stato saltato volutamente (seee come no, mi sta crescendo il naso per la bugia) 😀 Era il punto con le parolacce 😀
      No dai scherzo, è rimasto incastrato nella penna!
      Salutiiii!

      Rispondi

  • jessicaj

    |

    Ciao!! Mi hai fatto morire!!! Quella dei calzini spaiati il top! In realtá credo che chi ci fa queste domande vorrebbe sentirsi dire che non si sta poi così bene come in Italia!!! Gente che per paura non ha fatto scelte diverse… cmq grande! 🙂

    Rispondi

  • Matteo

    |

    Ciao,
    divertentissimo, tutto vero!
    Brava!
    Saluti da Monaco di Baviera,
    Matteo

    Rispondi

  • Eve

    |

    Ciao Simona, vivo anche io in Germania. Quando sono partita, spesso mi sono sentita dire: “Hai fatto benissimo. Anche io non ne posso più dell’Italia, sono stufo, siamo in un paese del cavolo. Ah ma parto anche io, sai? Io qua non ci sto. Come trovo l’occasione, vado”. Ovviamente a distanza di anni sono ancora lì dov’erano e dicono: “Eh sarei venuto via, ma sai, i figli, i nonni, il cane, la casa, Plutone in settima, i calli, l’anno bisestile… però giuro che se potessi andrei via domattina.”. 🙂

    Rispondi

  • Ezio

    |

    Ciao Simona,

    ho lavorato in giro per il mondo per 13 anni e adesso mi sono stabilito in Germania. Hai proprio ragione noi corriamo e stiamo al passo con i tempi, loro rimangono statici nel cosidetto “bel Paese” fatto di stereotipi e mediocrit#a.

    Rispondi

  • Sara

    |

    Hahahahaha non potevi fare una descrizione più precisa di quello che mi capita…sono in Germania da due mesi e ho già perso il conto delle volte che mi sono state fatte queste domande, un altro classico è: “ma come sono i crucchi?? Tutti alti, biondi, occhi azzurri e strafichi??”..Sì guarda mi stanno già venendo complessi d’inferiorità, vivo in un paese di soli modelli…
    Tschüß ; )

    Rispondi

  • Francesca

    |

    aahahahah meraviglia!! Chissà com’è possibile che sia sopravvissuta per tanto tempo senza bidé

    Rispondi

  • Deb

    |

    Ciao! Articolo spassosissimo! Comunque ti accorgi che si è proprio toccato il fondo quando iniziano a dirtelo anche solo se all’estero ci vai per le vacanze..
    “Vai a Berlino, ma perchè?? Fa freddo..”
    “A Oslo? Ma non fa troppo freddo??”
    “Ma a Dublino piove sempre..”
    “Cosa c’è a Malta da vedere che non c’è qui da noi?”
    “Atene?? Ma perchè non vai in Sicilia o a Roma se vuoi vedere i templi?”
    Vabbè.. poi i commenti culinari e “sanitari” si sprecano, manco li ripeto.. dico solo che con tutti i giri che mi sono fatta fuori dall’Italia non sono mai morta di fame, anzi 😛

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      😀 vero, non ci avevo pensato!
      Buon proseguimento nei tuoi viaggi Deb!

      Rispondi

  • Dalia

    |

    Cara Simona è un post molto divertente e ahimè molto vero. Noi ci siamo trasferiti da circa 2 anni in Australia e ne abbiamo sentite di tutti i colori:

    “Ma in Australia si trova il pane?”

    -no figurati, mangiamo solo i frutti che raccogliamo dalle piante. Se non li hanno già mangiati i koala.

    “Ti faranno mangiare il canguro fritto”
    -si ed è buonissimo

    “Cosa vai a fare in Australia che ci sono i serpenti/gli squali/i ragni?”
    -ancora nessun incontro ravvicinato tranne che qualche scarafaggio d’estate. Peraltro non ci sono insetti (tipo vespe e calabroni che erano ospiti tutte le sere d’estate in Italia)

    “Non farti illusioni che tutto il mondo è paese”
    -seee eccome no

    Comunque sei forte e ti seguiremo
    Dalia e Corrado

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      Ciao Dalia! Quando ho letto il tuo commento ho sorriso…per me stessa! Non so perché…o forse lo so, nella mia mente bacata associo l´Australia ai coccodrilli che escono dal water! uahahahahahh
      Devo aver visto qualche film da piccola 😀 😀 😀
      A parte gli scherzi… vedo che le domande variano da luogo a luogo!
      Saluti!

      Rispondi

  • gt

    |

    Che siccome invece all’estero sono simpatici quando ti dicono: “Italian MAFIA”, “Italian GANG”, “Italian FAMILY”, “PIZZA”, “PASTA & PIZZA”.

    Rispondi

    • Simona Luddeni

      |

      “che siccome invece” non è l´argomento del post, non capisco l´attinenza del commento.
      Raccolte le informazioni necessarie… ci sarà modo di farne un altro sull´argomento. Grazie per lo spunto per un prossimo post!

      Rispondi

  • Mauro

    |

    Ciao, vivo in Inghilterra da 17 anni. Non ci crederai ma nella casa dove vivevo a Londra… c’era il bidet! Forse è per quello che ho resistito tutto questo tempo in questo paese. Ma da Aprile scorso mi sono trasferito a Norwich e qui sono entrato in depressione profonda a causa della mancanza del bidet. Mi sono iscritto ai bideisti anonimi ed ora mi sto aiutando con delle flebo di panettone e 8 pastiglie al giorno da 500gr di torrone…. i medici hanno detto che se non mi riprendo presto dovrò iniziare con le supposte di pandoro… speriamo di no!

    Rispondi

  • Maipiùsenzabidet

    |

    Vivo all’estero da due anni, finalmente abbiamo comprato casa e,lo confesso, abbiamo fatto rifare tutti e due i bagni inserendo Lui, e nessuno mi farà vergognare di questa scelta

    Rispondi

Lascia un commento

Contatti


Seguimi su:

Altre informazioni

Il blog non vuole essere uno spazio dove dare giudizi sui sistemi dei paesi, ma ha come scopo la condivisione di informazioni e il dibattito.
In soldoni ...niente “è meglio di qui” “è meglio di lì”. Ognuno sceglie ciò che è meglio per se stesso.
L'espressione corretta è EINEN ESPRESSO BITTE.... ma permettetemi questa licenza poetica :-D

Logo di EinEspressoBitte by Fabio Cento "

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi.L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Facebook

LinkedId