COSE CHE CAMBIANO ALL´ESTERO.
È facile giudicare, è facile giudicare chi se ne va, è facile giudicare chi resta.
È tempo di riflessioni, dopo il post “Bilancio di 3 anni e mezzo in Germania”, eccomi di nuovo a fare il punto, o meglio eccomi di nuovo a cercare di mettere in ordine i pensieri 😀
Mi capita spesso di leggere le storie di persone che decidono di lasciare l´Italia e poi di leggere i commenti sotto. Alcuni positivi, di incoraggiamento, altri sprezzanti, carichi di livore. Rimango sempre un po´ basita perché non riesco a capire come si faccia a giudicare una persona dopo aver letto due righe su di questa, si passa da “ah, facile scappare” a ” eh bhè coi soldi si può far tutto” “certo, continuate a tradire il paese” per poi passare a robe pesanti, addirittura sull´aspetto fisico dei protagonisti… ??? quello è il livello “becero”, dove veramente mi rammarico del condividere ossigeno con certi personaggi.
Il punto è sempre uno: giudizi.
Gente che si erige a giudice della vita altrui, magari non guardando mai alla propria.
Stesso discorso vale per quelli che guardano dall´alto in basso chi decide di rimanere. Idem. Sempre giudizi.
Sembra che sulla carta, o internet, tutto sia facile… sbucano siti, blog, forum, pagine facebook nelle quali si trova di tutto e di più sull´espatrio. È l´era digitale no? Tutto a portata di click… quello che non è a portata di click è quello a cui si va incontro una volta deciso di andarsene.
C´è chi si trova bene, come la sottoscritta, c´è chi si integra subito, chi ci mette piú tempo, c´è chi passa le giornate rimpiangendo casa, famiglia, luoghi, abitudini… c´è chi reagisce pur non trovandosi bene, c´è chi si arrende e torna, c´è chi non si stacca dalle sue di abitudini e non riesce ad integrarsi, ci sono quelli che vivono in costante paragone tra i paesi… insomma, ne ho conosciuta di gente e ognuna col suo bagaglio mi ha lasciato qualcosa.
Cambiano le cose quando vivi all´estero. Vuoi o non vuoi.
1. IL TEMPO.
E non parlo di quello metereologico. Parlo del tempo da dedicare alle persone che lasciamo nel nostro paese di origine.
Il tempo si riduce. Il tempo si programma. Non è più “passo stasera 10 minuti a trovarti”, ma diventa “aspetta, cerco il volo, vedo quando mi conviene venire, compatibilmente con casa, lavoro, figli, vacanze ecc…”
All´improvviso quello che era scontato come il caffè con l´amica storica diventa l´evento sporadico. All´improvviso il tempo si suddivide in pezzetti e tu ti suddividi in pezzetti per riuscire a stare un po´ di qua e un po´ di là.
È una scelta, siamo adulti, se si sceglie di emigrare, questo va tenuto in conto, può capitare un giorno di non arrivare in tempo a vedere una persona… è nella lista degli effetti collaterali dello scegliere di lasciare tutto… e non sta certo accanto alle frasi tipo “facile scappare eh”. Di facile non c´è nulla nella vita, a parte i giudizi della gente.