TU NON LO SAI.
Tu non lo sai.
Hai solo 6 mesi, ti sei svegliato nel tuo lettino, hai aperto gli occhi felice ed è bastato il tuo primo respiro a farmi svegliare.
Mi sono affacciata e mi hai sorriso. Ti ho preso e messo nel lettone per giocare con noi, prima che papà andasse al lavoro.
Tu non lo sai che in un altro angolo del mondo un bimbo come te giaceva a terra, con la faccia rivolta verso la sabbia, senza respirare.
Tu non lo sai che quel bimbo è come te, ha il tuo stesso bisogno di giocare, ha il tuo stesso bisogno dei baci e degli abbracci di mamma e papà… aveva… aveva… era come te.
Tu non lo sai che c´è una mamma che quella mattina ha vestito il suo bimbo, magari gli ha dato un bacio, lo ha rassicurato, gli ha messo le scarpine perché lo portassero verso un futuro migliore.
Tu non lo sai che quel bimbo, magari aveva da poco imparato a camminare. Guardava il mondo come fai tu, con occhi grandi e pieni di meraviglia… occhi che magari erano già pieni di orrori, ma che nelle braccia della mamma si rilassavano.
Tu non lo sai che magari quel bimbo è stato strappato a forza dalle braccia della mamma.
Tu non lo sai che ha avuto paura, ha pianto, ha urlato finché l´acqua non ha mozzato il suo respiro.
Tu non lo sai e non voglio che tu lo sappia.
Tu non lo sai che abbiamo toccato il fondo.
Che l´immagine di quel bimbo è l´emblema della miseria e del fallimento umano.
Tu non lo sai che ormai non ci guardiamo piú neppure in faccia, aspettiamo il nostro turno per parlare e non per ascoltare, abbiamo sempre tutti ragione, siamo troppo impegnati a farci i nostri interessi per fermarci a rispettare quel bimbo.
Tu non lo sai che ci facciamo la guerra per orgoglio.
Tu non lo sai che viviamo di superficie… stiamo a galla spinti dall´apparenza. Tu non lo sai che ci siamo dimenticati che si vive di sostanza.
Tu non lo sai che le lacrime davanti a quella foto sono anche di vergogna. Perché ti ho messo al mondo in un mondo che fa schifo.
Mi vergogno per come ci siamo ridotti.
Tu non lo sai che abbiamo raschiato il fondo.
E ora, ricominciamo tutti con le nostre vita. Nel nostro fazzoletto di vita. Formiche su un sasso schiacciate da soldi e arroganza.
L´unica cosa che posso fare è cercare di renderti un essere umano. Perché per essere umani bisogna essere, e noi non lo siamo più.
Tags: migranti
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Commenti (4)
Valeria
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Non lo sanno, no… ma gli insegneremo che la vita è il bene più prezioso, che sia la nostra, la loro o quella di un bimbo che vive a migliaia di km in un paese lontano. Gli insegneremo il rispetto per tutti attraverso la conoscenza diretta e non. Sta a noi!!
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Simona Luddeni
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vero Valeria… come madri ed esseri umani abbiamo una grande responsabilitá!
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LittleVanityTable
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Forse è l’unico potere reale che abbiamo, crescere figli che sappiano bene cosa voglia dire rispettare un altro essere umano.
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Simona Luddeni
| #
… concordo con te, è l´unico modo per non sentirsi totalmente impotenti di fronte a certe tragedie…
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