RACCOLTA DIFFERENZIATA ADDICTED

Scritto da Simona Luddeni. Stanza: Laboratorio


 

No, non sono tutti come nella foto i contenitori per la “monnezza”…questo era piazzato in un mercatino di Natale a Monaco!
Però rende bene l’idea di come mi sento quando faccio la differenziata 😀
Sì, sono diventata DIFFERENZIATA ADDICTED!
Immaginatevi la scena…
Io e mio marito arriviamo al Residence che ci ospitava all’inizio di questa avventura e ci ritroviamo in mezzo a sacchetti di  vari tipi con scritte, ai tempi (ah sì perchè ora …:-D), ostrogote!
Diciame che il nostro primo pensiero non è stato certo come dividere l’immondizia…perciò i primi giorni abbiamo un pò sottovalutato la cosa e diviso alla carlona!
Un giorno torniamo da in giro di ricognizione e troviamo un mega foglio sul tavolo con il gentile “einladung” (al secolo – invito) a fare attenzione alla differenziata.
Ecco, lo sapevo, prima sgridata teutonica…ce l’ho!
Così, come un bambino preso con le mani nella marmellata, mi sono ravveduta! Dico”mi” perché mio marito mica ancora si è ravveduto! Eppure l’ho trovato con le mani nella marmellata, nel miele, nel cioccolato…:-D
Quindi da lì in poi ho raccolto le idee e le informazioni e mi sono messa a differenziare come di deve.
Ora, non è che in Italia non lo facessi, ma ero un po’ “approssimativa”…
A Freising le regole sono poche, ma precise:
– Umido : sacchettino marrone
– Plastiche varie : sacchetto giallo…il famosissssssimo Gelbe Sacke
– Roba non riciclabile : sacco nero
– Carta e affini : bidone apposito
– Bottiglie bianche, bottiglie verdi, bottiglie marroni : ognuna col suo bidone
– Tutto il resto :  isola ecologica
La cosa comoda è che per l’umido e il Gelbe basta andare all’isola ecologia e prendere i sacchetti a gratis…le prime volte era simpatico perché arrivavo salutavo e col ditino indicavo i sacchetti 😀
Poi man mano mi sono evoluta e ho iniziato a inserire il Per favore, poi il Vorrei….e poi il nome dei Sacchetti (in tedesco)!!!!
La cosa, a mio avviso, utilissima è il concetto di Pfand…ossia il vuoto a rendere. Che esiste per la maggior parte delle bottiglie di plastica o vetro.
Sapete quando si dice “Negli altri paesi l’acqua cosa una schioppettata”? Ecco, ho scoperto che nella maggior parte dei casi, costa molto perché si  paga il Pfand, ossia l’involucro…ma trattasi di una sorta di cauzione…quello che molti non sanno è che se  riporti le bottiglie integre ti ritornano indietro i soldi!
Emettono uno scontrino che poi usi al supermercato.
Quindi a casa mia c’è anche il sacchetto per il Pfand dove metto le bottiglie da riportare al supermercato.
Così mi sono ritrovata ad andare in giro, bere una lattina di Coca e a difenderla con la vita per riportarmela a casa…MACHESCHERZI? Son 25 centesimi di Pfand!
E l’umido? Scoperto che diventa compost…sono diventata una maniaca dell’umido! Sfido chiunque a sbucciare un’arancia e buttare nell’umido anche quei fastidiosissimi filini bianchi!
…quindi, cosa volevo dire con tutto ciò…che oltre ai Fashion Addicted…ora sono nati i “Differenziata Addicted”…di cui io ne faccio parte moooolto volentieri!
So che le regole cambiano di cantone in cantone…voi come siete messi?
 
 
 
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Commenti (3)

  • Fabio S.

    |

    Riguardo i rifiuti differenziati, mi sembra che in Italia, o almeno nel nord Italia, la situazione, dal punto di vista organizzativo sia migliore. Ormai da più di vent’anni non esistono più i cassonetti. Ragion per cui, ci si organizza con la differenziata e cioè al mercoledì passano a raccogliere l’umido eccetera, eccetera.
    Molto simile al modello svizzero.
    Viceversa, noto tristemente che in Germania, nel famigerato cassonetto nero “Restmüll” buttano veramente di tutto. Brutto da vedere. 🙁
    L’idea del cassonetto dovrebbe essere abbandonata, altrimenti la se ne frega e ne approfitta (compresi i tedeschi) e addio la differenziata.

    Saluti, Fabio S.

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  • GoldSimo

    |

    …dicono di aver trovata pezzi di aereo nei Restmuell 😀 😀 😀 o di peggio!!! 😀

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  • SnapHappy

    |

    2009 e 2010 sono stata per due mesi in un appartamento in centro li mi hanno detto buttare tutto in un sacco solo e lasciarlo sulla strada. Era un vero “shock” per me 🙂 Ho cercato di comprare solo dei prodotti senza la plastica e portare tutto nella mia “shopping bag” o lo zaino.

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